Now Reading
Psicologia del comportamento alimentare

Psicologia del comportamento alimentare

Giulia

Sono Giulia Mazzotta, laureata in psicologia clinica con un master di secondo livello in psicobiologia della nutrizione e del comportamento alimentare e psicoterapeuta in formazione.

Mangiamo per sopravvivenza?

Questo primo articolo per la rubrica di psicologia del comportamento alimentare inizia con una domanda: ma è vero che mangiamo solo per sopravvivenza?
Spesso sento dire che il cibo è solo un mezzo che ci permette di non morire ma, in realtà, questa è una visione molto primitiva perché con l’evoluzione delle strutture corticali del nostro cervello il cibo assume significati che non sono puramente nutritivi.

I significati simbolici del cibo

Il cibo è simbolo di identità culturale e religiosa, è una gratificazione sensoriale, una soddisfazione del bisogno di sicurezza ed un importante strumento di socializzazione.

La psicologia di Freud

Appena nati, se ci pensiamo, il primo oggetto di cui facciamo esperienza è il latte materno. La psicoanalisi ha scritto molto rispetto a questo, lo stesso Freud parla del bisogno di nutrimento del neonato come espressione della sua libido e il bambino impara ad amare la madre perché lei lo nutre.

Melanie Klein e la teoria psicologica delle relazioni oggettuali

Melanie Klein con la teoria delle relazioni oggettuali scrive che il bambino ha legami psicologici con la madre e il suo seno: il seno che soddisfa, nutre e dà calore è il “seno buono”; il seno assente, rifiutante e vuoto è il “seno cattivo”.

Winnicot e la psicologia della madre sufficientemente buona

psicologia comportamentale

Winnicot, invece, ci dice che attraverso il nutrimento il bambino introietta la relazione con l’oggetto materno e il campo intersoggettivo ed esperenziale che la contiene. L’alimentazione assolve una funzione fondamentale per la costruzione dei processi di pensiero e lo sviluppo del mondo interno del bambino. Il momento dell’allattamento è fonte di contenimento e di nutrimento fisico, emotivo, mentale.
Nell’esperienza del bambino il cibo assume il ruolo di rappresentante della sua relazione con la figura di attaccamento, la cui capacità di mantenere un atteggiamento responsivo durante il nutrimento favorisce il benessere fisico e la salute psicologica del bambino.

I fattori psicologici che influenzano il comportamento alimentare

Il rapporto con il cibo, quindi, è un rapporto molto complesso e carico di significati e le motivazioni che ci spingono a mangiare sono sia biologiche che psicologiche.
I fattori psicologici che intervengono possono essere:

  1. Fattori percettivi: l’odore del cibo, il colore, la grandezza del piatto, la vista del cibo.
  2. Fattori emotivi: le emozioni che proviamo influenzano il nostro comportamento alimentare; in particolare quando proviamo emozioni negative possiamo usare i cosiddetti “comfort food” per regolare queste emozioni in quanto questi cibi, con il loro mix perfetto di grassi, zucchero e sale, stimolano le aree del piacere del nostro cervello, facendoci provare quella sensazione di benessere immediato. Questa sensazione, come sappiamo, lascerà presto il posto al senso di colpa, alla tristezza o alla vergogna che alimenteranno nuovamente la ricerca di cibo appetitoso per colmare queste sensazioni. È un vero e proprio circolo vizioso.
  3. Fattori cognitivi: da sempre si è data rilevanza al ruolo dei nostri pensieri, Buddha scrive: “Noi siamo ciò che pensiamo. Tutto quello che siamo sorge dai nostri pensieri. I nostri pensieri costruiscono il mondo”. Anche Epitteto scrive: “gli uomini non vengono angosciati e turbati dalle cose ma dalle opinioni che si fanno su di esse”. Le nostre aspettative, credenze e desideri, quindi, hanno un impatto decisivo sui nostri comportamenti; i pensieri che abbiamo, per esempio, determineranno la riuscita o meno di una dieta. Questi pensieri poi, sono spesso non consapevoli, automatici e questo rende più complicato il controllo su di essi.

Concludendo possiamo affermare che la fame non è soltanto biologica, non è un momento privo di significato dove semplicemente introduciamo del cibo che ci permette di avere l’energia necessaria per ogni attività del nostro corpo. Il cibo racchiude un mondo pieno di significati che piano piano andremo a scoprire nei prossimi articoli!

Articolo di Giulia Mazzotta / Instagram: @giuliamazzottapsy / facebook: Giulia Mazzotta

giulia mazzotta psicologia comportamento alimentare
What's Your Reaction?
Excited
0
Happy
0
In Love
0
Not Sure
0
Silly
0
View Comments (0)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Cibo che Passione - Corso di Francia, 165c 00191 Roma - C.Fisc.: 15805991005 - P.iva: 15805991005

 

Scroll To Top